DISTRIBUZIONE
28 Luglio 2015Oggi ci troviamo di fronte ad una pluralità di linguaggi cinematografici:
a) il mercato americano è molto più potente con i block buster, ci sta colonizzando a livello di contenuti e si prende la più grossa fetta del mercato italiano;
b) il mercato italiano si è ripreso ma riguarda solo le commedie in primis, meno il cinema d’autore che cmq riesce ad arrivare anche in Europa;
c) ci sono i film europei per lo più inglese e francesi che riescono ad incassare un altro 15% grosso modo.
Quindi le ragioni sono economiche, bisognerebbe fare un block buster come quelli usa, un film spettacolare da 60 milioni ed essere distribuito in tutto il mondo.
La lingua inglese domina in tutti i settori per questo la cultura italiana dovrebbe essere salvaguardata, perché si stai inglesizzando sempre di più.
Ci sono anche ragioni politiche che “spingono” certi film che non hanno un grande valore intrinseco, ci vuole meno politica e più meritocrazia…ma questo fatto a ben pensare apparteneva ad anni addietro.
Oggi l’unico problema è la confezione: se il film non entra nel grande giro produttivo e distributivo non incassa se non importi minimi come certo cinema indipendente che tira a campare perché non ha una distribuzione efficiente