Alba Tremula
Alba …
La morte e l’amore…
protagonisti di una storia sospesa nel tempo, in bilico tra la felicità dell’amore e l’amarezza di un addio.
Regia: Fabio Ianera
Interpreti: Giovanni Scifoni e Venisa Fichera
Soggetto e Sceneggiatura: Fabio Ianera
Direttore della fotografia: Aldo Di Marcantonio
Scenografia: Vita Santacroce
Costumi: Claudia Marini
Musiche: Riccardo Fenaroli e Lorenzo Antonelli
Montaggio: Luca Mandrile
Produzione: Caro Film
Durata: 30 min.
Anno: 2006
Alba…
Marco, un giovane geologo sui quarant’anni, mentre attraversa in macchina una strada di montagna, sui Monti Simbruini, al confine tra Lazio e Abruzzo, per fare delle analisi geologiche, incontra per caso lungo la strada, a fare l’autostop, Laura, una ragazza con cui ebbe una relazione venti anni prima a Roma, e che dice di essersi trasferita alcuni anni prima nel vicino paese, Cervara, disposto su una rocca. Marco quindi l’accompagna a casa e viene invitato ad entrare. La personalità di Laura sembra essere caratterizzata da cambiamenti di umore improvvisi. Marco viene a sapere da alcune persone del posto, che dieci anni prima nel paese si era verificata una morte misteriosa, resa ancor più inquietante a causa di un grido che si sentirebbe provenire ogni mattina alle sette dalla vecchia fortezza, sulla cima del paese. I due giovani hanno modo di ricordare il passato, e Laura dice a Marco di non essersi più fatta sentire a causa della trascuratezza di lui nei suoi confronti, e racconta come un giorno in cui lui mancò un appuntamento, incontrò un pittore che sposò e seguì a Cervara. Ma il matrimonio si rivelò un disastro, a causa di una crisi di depressione del coniuge causata dalla perdita dell’ispirazione a dipingere, e dalla conseguente caduta nell’alcolismo. Marco confessa a Laura che dopo di lei non ebbe altre storie, ma subordinò l’amore alla realizzazione di se stesso. Ormai costretto a rimandare i suoi impegni per l’ora tarda, deicide di passare la notte da Laura, ma il loro incontro si trasformerà presto in un doloroso tuffo nella memoria e sarà lo spunto di un’amara riflessione sulle cose perdute.