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5 – FOLLIE D’ESTATE (lungometraggio)

18 Aprile 2014

SOGGETTO n° 9

In una Venezia umida e sciroccosa, Roberto è impegnato con i propri compagni (militanti di autonomia operaia) in una battaglia ecologista che finisce a scontri e scaramucce con la polizia.

Si disperde e prende un traghetto. Non timbra il biglietto e durante il controllo dell’addetto conosce una ragazza, Gloria, che si offre di dargliene uno.

Da lì incomincia la loro storia, il loro essere anche diversi, più ideologico lui, più disincantata lei, che provocandolo lo invita a prendere un taxi lagunare, che come si sa è piuttosto costoso, senza pagare, affrontando l’energumeno taxista, visto che per Roberto la mobilità deve essere gratuita.

Giungono in un’isola abitata (Murano) e al momento di pagare con uno stratagemma Roberto riesce a scappare insieme alla ragazza. Vanno in un bar a festeggiare la loro bravata e tra i due nasce un’intesa sull’onda di una reciproca esaltazione che diventa follia erotica provocatoria, compiuta in mezzo alla gente.

Entrambi si spogliano nudi e corrono per le calli e per sfuggire all’inseguimento di un paio di vigilantes si buttano in mare, beccano una barca seminascosta e fuggono senza farsi notare mentre tirano fuori dallo zaino di lui i vestiti bagnati, poi vediamo tratti di laguna spogli, lasciano la barca, camminano in mezzo a rive e rivoli dove ci sono casotti per la pesca, trovano un pescatore che li prende in simpatia, li porta in un posto nei limiti della laguna dove si mangia del buon pesce, vorrebbe farsi la ragazza, l’unico modo è farli ubriacare, ma si ubriaca anche lui e nella notte, fatti, li troviamo tutti e tre claudicanti che camminano silenziosi in luoghi deserti, mentre Roberto si appisola in un angolo, il pescatore si avvicina alla ragazza e la denuda con violenza, sul più bello però mentre la violenza stava per essere consumata il tipo, cardiopatico, ha un attacco di cuore e ci rimane. Gloria sveglia l’estraniato Roberto e insieme proseguono per la laguna e grazie al passaggio di un barcone che trasporta materiale edile ritornano, assonnati e semisconvoliti dalla nottata brava, a Venezia e senza capirci gran che si ritrovano in una manifestazione gay dai colori multiformi, che essendo non autorizzata viene caricata dalla polizia.

Scappano di nuovo e si ritrovano dentro un palazzo e nel sottoscala fanno all’amore.

Una vecchia li scopre e li caccia fuori in malo modo con la scopa, sbraitando in dialetto veneziano, si ritrovano in piazza San Marco a giocare con i colombi e poi in bacino San Marco dove prendono il battello (continua)

Il racconto deve essere tutto macchina a mano, molto mosso.

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