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SEMINARIO INTERNAZIONALE MEDIA CINEMA IRECOOP

30 Giugno 2018

Relazionano Silvia Sandrone, Sara Belinazzi del Progetto Media UnioneEuropea e il produttore Alessandro Borelli di Torino. Siamo a Villa Italia, via S. Marco 51 a Padova se sbagli strada finisci nella puzza industriale delle fabbrichette venete come è successo al sottoscritto, questa villa rappresenta un miracolo di verde in mezzo a strade e autostrade, tant’è vero che è difficile trovarla e manda in tilt anche il navigatore che ritorna avanti e indietro, ma una volta individuata di fronte alla gigantesca Ikea, puoi entrare in un luogo di pace e servirti del suo ristorante e passeggiare mentre i camion lontani appena si notano oltre gli alberi.

Il progetto Media riguarda la Formazione Cinematografica, lo Sviluppo di Progetti cinematografici, la loro Promozione e Distribuzione, sono effettuati tramite dei Bandi che interessano gli operatori di settore, riguardano anche la Programmazione Televisiva.

Sono contributi a Fondo Perduto di soggetti residenti in Europa anche senza Rendicontazione. Il progetto Media sostiene gli Enti che si dedicano alla formazione e favoriscono le cooproduzioni tra Paesi europei.

E’ importante registrare la propria società al portale, ci sono una trentina di Paesi che fanno parte di questo progetto Media che tende ad aiutare quelli che hanno scarsa capacità produttiva, mentre l’Italia fa troppi film anche se molti di questi non vengono distribuiti, quindi questo criterio non la favorisce, sarebbe da cambiare perché rischia solo di finanziare gli altri Paesi.

Per lo sviluppo di progetti si possono ottenere € 25.000,00 ma si deve essere in fase avanzata, un’opera singola o cataloghi di progetti, promuovendo a livello produttivo delle strategie realistiche e finanziarie, è importante fare il progetto in lingua inglese, è indispensabile un trattamento, ma anche avere la sceneggiatura ormai conclusa, lo slate funding e il teaser (quest’ultimo non sempre è indispensabile) lo sviluppo di un progetto che può anche non trasformarsi in film, non è obbligatoria la cooproduzione anche i contributi non devono essere necessariamente restituiti, si possono avere dei prestiti bancari che vengono garantiti.

Quando si parla di Produzione si parla di sviluppo di progetti e di investimento, ci sono criteri economici, quelli editoriali (20-30%) degli investimenti e infine iproduttivi. E’ importante per una produzione cinematografica nazionale imparare a entrare in collaborazione con produzioni europee, non fare tutto da soli che poi nessuno vi considera, allarghiamo la prospettiva e quindi sviluppando storie che siano di interesse locale ma anche globale o almeno europeo

gian sart 29/06/18

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