LA FABBRICA DEI PROTOTIPI

Perché il cinema è un’industria debole?

Rispondiamo dicendo perché ci sono confezioni e confezioni: è un vestito che il film indossa e che gli permette di fare la sua strada.

C’è il cinema con una confezione di serie A, che significa tante copie del film, forte distribuzione, imposizione del prodotto filmico tramite una pubblicità nei principali canali, gadget ecc..

Stiamo parlando di molto o quasi tutto il cinema Americano e delle Commedie Italiane + qualche autoriale italiano e tra i film europei, qualche francese.

In sostanza la confezione di serie A per gli investimenti effettuati DEVE superare almeno il milione di euro di incassi altrimenti è una delusione.

Poi abbiamo la confezione di serie B con tutti (meno) rispetto a quella di serie A: meno pubblicità, meno gadget, meno canali pubblicitari, meno promozione, è una confezione che vede molti prodotti da festival, film autoriali e risulta essere un successo se si arriva a incassare 800.000 euro, naturalmente parlo di Theatrical, solo sala.

La confezione di serie C invece riguarda la maggior parte del cinema indipendente italiano, piccoli distributori, poca pubblicità, 30-40 copie e si arriva ad incassi fino a 200-300 mila euro.

La 4 confezione invece è quella dei film sfigati , molti senza uffici stampa che è come dire è meglio non distribuirlo: poche copie in cinema particolari molti d’essai, nessuna pubblicità e così tutto passa sotto silenzio nell’indifferenza + totale e nonostante gli sforzi della produzione e del regista TUTTO SEMBRA GIA’ SCRITTO.

Molti di questi film alimentano festival minori, anzi escono in occasione di questi festival che però non portano a nessun guadagno.

E su queste confezioni che noi dobbiamo puntare i fari. Da ciò ne deriva l’esigenza di una attenzione maggiore di questi che possiamo chiamare prodotti che stanno più ai margini del mercato theatrical.

Una vera politica cinematografica li deve valorizzare in maniera che possa crescere tutto il sistema cinema e questa politica deve essere  recepita in qualche disposizione di legge che riesca a dare delle risposte anche al cinema indipendente,  una politica quindi semplicemente che vada all’incasso di questi film.

In soldoni ma anche in soldini si può dire (anche se occorre verificare) che il 50% del cinema prodotto spesso con enormi sacrifici personali è costretto all’invisibilità assieme ai suoi attori e quindi non viene remunerato a sufficienza anche economicamente, perché se incassi poco non lo puoi vendere in altri canali televisivi soprattutto alla Rai, a meno che tu non abbia delle conoscenze e relazioni particolari.

Peccato xchè la maggior parte di questi film a piccolo budget hanno un buon livello tecnico e un buon cast, si tratta di promuoverli tramite un “circuito alternativo” con delle modalità che abbiamo già definito nei precedenti post.

Sartonet 15