Ieri 11 gennaio una delegazione di Cinema In Movimento ha avuto un incontro con il senatore Alberto Airola del Movimento 5 Stelle.

Si è parlato di varie questioni che riguardano il cinema (Alberto Airola prima di diventare Senatore della Repubblica ha fatto cinema e video lavorando a Torino e Roma e capisce bene i problemi del settore.

Difatti è stato un incontro proficuo in cui abbiamo parlato di Rai, della concessione in scadenza della scarsa trasparenza e del fatto che lavorano sempre le stesse società di produzione.

Poi ci siamo intrattenuti su alcuni aspetti del disegno di legge a firma Di Giorgi del Pd sul cinema.

Abbiamo fatto pervenire i primi 4 punti che abbiamo affrontato nel gruppo di discussione di Cinema in Movimento.

Eccoli:

DISCUSSIONE PUNTI ALL’ATTENZIONE PER UNA LEGGE SUL CINEMA E AUDIOVISIVO

 

1) Nuova definizione di film indipendenti:

sono film indipendenti tutti i film considerati difficili per il low budget, fino ad un massimo di € 1.500.000,00 che non siano stati cooprodotti dalle televisioni nazionali ed equiparabili secondo il Mibact a film difficili.

 

2) Cinema Territoriale sul principio del local-global (storie locali per una distribuzione internazionale) attraverso:

  1. a) il decentramento delle commissioni del Mibact in macro regioni

TORINO x Piemonte, Vald’aosta, Liguria, Sardegna;

MILANO x Lombardia e Emilia Romagna;

VENEZIA x Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia;

FIRENZE x Toscana, Umbria, Marche;

ROMA    x Lazio, Abruzzi;

NAPOLI x Campania e Molise;

BARI      x Puglia e Basilicata;

PALERMO x Sicilia e Calabria.

 

  1. b) decentramento Rai per sfuggire all’influenza politica dei progetti;

qui immagino le sedi Rai decentrate che possono decidere anche di preacquistare il diritto di antenna oltre che ad offrire dei servizi legati alle loro potenzialità produttive, per intenderci la Rai di Udine non è la Rai di Torino.

 

  1. c) Film Commission funzionanti che si coordino tra di loro e burocraticamente (modelli e procedure uniformi) con il Mibact;

il ruolo delle Film Comm. diventa fondamentale oltre che per i servizi che già conosciamo, nel sostegno al produttore per aiutarlo ad interagire  con sponsor del territorio, crowdfunding locale, amministrazioni comunali, promoz. del turismo (cineturismo) e finanziatori esterni grazie alla tax credit.

Le commissioni nelle macro regioni possono convivere IN MANIERA PARITETICA anche con una COMMISSIONE UNICA NAZIONALE.

Nella fase istruttoria l’essenziale è la sceneggiatura.

 

3) abolizione del reference system:

– sistema di punteggio automatico che favorisce il finanziamento dei film dei soliti noti, dalla produzione, dal regista, agli attori fino alla troupe, bloccando di fatto il cambio generazionale.

4) Riforma del Mibact, Direzione Generale del Cinema

  1. a) Abolizione dell’attuale sistema sviluppo progetti e al suo posto un concorso nazionale in cui si presenta solo un soggetto lungo e la relazione artistica dell’autore. La Commissione Unica Nazionale valuterà con meritocrazia i progetti di sviluppo.
  2. b) tasse istanza in rapporto al budget del progetto;

Fino a € 1.500.000,00  la tassa è di € 200 per i lungometraggi, € 100 per i documentari e € 50 per i corti e sviluppo.

Fino a € 2.000.000,00  la tassa  è di € 600;

Fino a € 3.000.000,00 la tassa  è di €1.500,00 (importo progressivo)

Fino a € 5.000.000,00 la tassa è di € 3.000,00

Oltre €4.000,00.

  1. c)Le società che presentano progetti fino a € 1.500.000,00 possono avere un capitale sociale di 20.000 euro, 10.000 per chi presenta cortometraggi
  2. d) Semplificazione Burocratica.

Il film deve partire entro 12 mesi altrimenti scatta la revoca del finanziamento.

La delegazione era composta da in ordine visivo:

  • Alessandro Verdecchi – produttore indipendente;
  • Massimo Spano – autore cinematografico;
  • Veronica Bilbao La Vieja – regista;
  • Il sottoscritto Giancarlo Sartoretto, editor;
  • Pierfrancesco Proietti, giornalista;
  • Paolo Scarlato, regista;
  • Bruno Cascio, direttore della fotografia;
  • Marco Bartoccioni, regista

Giancarlo Sartoretto

(continua)