1 – I PRODUTTORI E IL CROWDFUNDING
13 Luglio 2013I PRODUTTORI ROMANI SONO IN CRISI E IL CINEMA SI AUTOFINANZIA VIA WEB COL CROWDFUNDING
Chi ha detto questa come dire …sciocchezza (usiamo parole consoni) è Maria Luisa Di Simone – bisogna attirare l’attenzione a tutti i costi- a proposito del “crowdfunding” e nella capitale diventa particolarmente attivo, tanto da creare interesse.
Mettere a confronto i produttori romani col crowdfunding è veramente ridicolo, è come mettere insieme un albero di banane con un fungo porcino, sono due livelli assolutamente inconciliabili di finanziamento, uno riguarda l’alto il medio e il basso budget, l’altro riguarda il no budget, nel secondo caso significa che non ci sarà mai nessuna speranza di distribuzione e sono prodotti limitati per una circolazione gratuita sul web, e sono quindi attività di rete che niente hanno a che vedere con il cinema diciamo “normale” che peraltro non riesce a farsi distribuire
In più, incuriosito, ho svolto una ricerca per capire se davano più soldi ed e’ venuto fuori che si ci sono piccolissimi e microscopici prestiti, ma se vogliamo invece avere prestiti più alti dovevo accettare condizioni di usura.
Scusate, mi sbaglierò, ma a tutta prima il Crowdfunding è una grandissima minchiata, non è utilizzabile per il cinema, ameno che tu non faccia un film col telefonino a costi quasi zero, come Pippo Delbono, l’unico finanziamento che ci salva e il tax credit esterna per questo bisogna lottare per mantenerla al 100% altrimenti di qui a breve ci sarà un crollo della produzione, nonostante che il tax credit per gli indipendenti sia difficile da ottenere se non inserisci qualche attore di grido, altrimenti nisba.
giancarlo sartoretto