3 – 2/6/46
2 Giugno 2015La Costituzione italiana è nata con la Repubblica Italiana il 2/6/46, anche se è stata promulgata verso la fine del 1947, perché probabilmente se avesse vinto la monarchia sarebbe stata completamente diversa. Stravolgerla significa stravolgere anche la repubblica italiana, è vero che si può riformare ma con il consenso della stragrande maggioranza della gente e non con maggioranze risicate e improvvisate. La Costituzione ha garantito fino ad oggi la pacifica convivenza democratica, la certezza dei diritti e delle libertà fondamentali, i diritti inalienabili dell’uomo, il principio di eguaglianza sostanziale non solo formale, la laicità dello stato, la libertà religiosa, l’indivisibilità della Repubblica …
Cambiando radicalmente la seconda parte della Costituzione si stravolge anche la prima parte, mina alle fondamenta l’unità del Paese, diminuisce la democrazia, ogni vera riforma deve essere condivisa da tutti i cittadini e non da maggioranze passeggere o transeunte.
La Costituzione è un patrimonio del popolo italiano, non può essere demolita dal primo venuto e neanche del secondo, non può sopportare un pasticcio istituzionale indigesto, senza essere letale, quindi no al premierato assoluto, no al presidenzialismo plebiscitario e populista, no alla paralisi del parlamento, e no alle devoluzioni…
Certo la società civile avrebbe bisogno di diventare più trasparente, le mafie poi costituiscono un cancro che la mina. L’onestà, la condivisione, la cittadinanza dovrebbero essere tutti elementi di “normalità” italica che ancora non esiste. Ecco quindi il ruolo del M5S, riportare il senso di comunità distrutto dall’affarismo partitico dalle infinite speculazioni di chi ha usato lo Stato per fare gli interessi propri e richiedere un reddito di cittadinanza per evitare le clientele e lo scambio politico-mafioso.