logo

Blog

CONTRIBUTI AUTOMATICI/2

12 Gennaio 2018

Poi si passa alle opere di animazione, anche qui sulla base degli incassi lordi ottenuti nelle sale cinematografiche, ovvero nel caso di opere televisive la durata dell’opera, se si tratta di opera web il costo medio orario di realizzazione (anche nel caso di opere televisive) poi ci sono gli ascolti (share) in Tv e visualizzazioni nel web, l’home entertainment su supporto fisico ovvero digitale, i fornitori di servizi media audiovisivi diversi dalle emittenti televisive e lo sfruttamento dei diritti in ambito geografici diversi. Sono autodichiarati i canali diversi dalle sale cinematografiche, ovvero in ambiti geografici diversi dall’Italia.

A livello artistico culturale si considerano la partecipazione alle manifestazioni cinematografiche e audiovisive internazionali di livello primario (come sopra).

Per quanto riguarda la Distribuzione Internazionale con riferimento ai risultati culturali ed economici, si fa riferimento alla Tab. 5 e riguardano gli introiti in ambiti geografici diversi, il numero e quindi la quantità di mercati esteri, la distribuzione internazionale di film d’essai italiani, ovvero di film che abbiano ottenuto contributi selettivi, ovvero un regista donna ovvero ottenimento di fondi di sostegno bilaterale o multilaterale che coinvolgano almeno 2 stati.

Possono accedere ai contributi automatici i distributori internazionali che abbiano sede legale ed apertura in Italia da almeno 3 anni.

Per l’Home Entertainment i punteggi sono calcolati sulla base della Tab. 6.

Quindi si va alla posizione contabile che ogni impresa audiovisiva apre e dove maturano degli importi a credito in base ai risultati economici, culturali ed artistici di ciascuna delle opere prodotte, ovvero distribuite e questi importi costituiscono il fondo potenziale dell’impresa sul quale sono erogati i CONTRIBUTI AUTOMATICI x sostenere lo sviluppo, la produzione e la distribuzione in Italia e al’estero di nuove opere cinematografiche o audiovisive di nazionalità italiana aventi i requisiti di eleggibilità culturale ai sensi dei decreti emanati in attuazione dell’art. 15 della legge 220/16.

Le somme accreditate devono essere utilizzate dall’impresa entro 5 anni, l’erogazione avviene su richiesta dell’impresa a stati di avanzamento o altro, con limiti di intensità di aiuto del 50% di produzione e distribuzione dell’opera audiovisiva, al 100% se hanno ottenuto contributi selettivi.

Ci sarà un monitoraggio ed eventuali sanzioni.

La TAB 1 si suddivide in TAB A che considera i parametri economici x incassi fino ad un massimo di 5 milioni, 1 punto ogni 5.000 euro incassati fino a 1 milione e via dicendo e poi si vede il costo industriale, il periodo estivo per la distribuzione, l’home, le licenze dei diritti di utilizzazione economica, 1 punto ogni 20.000 euro del valore delle transizioni ecc.

La TAB B riguarda i parametri culturali, 10 punti x ogni paese, in cui il film è stato proiettato, i film d’essai 10 punti, il genere femminile, altri punti.

La TAB C riguarda i parametri artistici come la partecipazione in concorso ufficiale dei festival della fascia A in questo caso si prendono 100 punti, vengono indicati tutti i festival in cui si possono prendere i premi, tipo nomination agli Accademy Award, 100 punti, Premio Oscar 200 punti poi ci sono i festival di fascia a, b, c.

La TAB 2 riguarda i punteggi opere televisive con i parametri economici (TAB A) parametri culturali (TAB B) e parametri artistici (TAB C).

La TAB 3 x le opere web, la TAB 4 x le opere di animazione, la TAB 5 per i distributori internazionali, la TAB 6 x gli editori di Home Entertainmente, ci sono insomma tabelle per tutti gusti e tipologie.

La TAB 7 ad es. ci dice i festival di seria A che sono i 3 massimi (Cannes, Berlino, Venezia) in serie B troviamo una caterva di festival e in serie C i nostri festival più nostrani, poi per finire vengono elencati tutti questi meccanismi che determinano a loro volta un punteggio automatico.

Che dire? Confermo le stesse impressioni di prima dei decreti attuativi, mi sembra un grande pasticcio brutto de via Santa Croce in Gerusalemme, (sede Mibact) staremo a vedere.

Gian Sart

prima parte

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Indietro