IL PRESUNTUOSETTO
20 Settembre 2015IL PRESUNTUOSETTO
Non dobbiamo essere succubi all’ideologia dello spettacolo, la sala non è affatto morta, il film indipendente è quello che mantiene in vita il cinema che tende a diventare troppo tecnologico o peggio un videogioco. Qui si fa un’attività creativa che non sempre è artistica, uno non pensa agli oscar o ai premi ma a un suo percorso, questo non significa che non apprezzi i riconoscimenti ma non deve svolgere la tua attività in funzione di questo e cmq gli altri non si svegliano perché lo dici tu, tu dici: prima faccio il film?!:::E allora comincia tu ad anticipare i soldi, è vero che tanti girano a Los Angeles…ma per gli studios, non esiste un capolavoro fatto con pochi soldi se non hai dietro un apparato distributivo economicamente forte (il cinema è anche economia, burocrazia) prova a produrre un film poi ne parliamo. Non è questione di immobilismo ma di soldi che non tornano, non sono un istituto di beneficienza e i decreti ingiuntivi incombono se non paghi. Un film costa, gli attori non vengono gratis (a meno che non siano amici e non credano in te) e con certi discorsi si rischia di andare a vuoto eppoi nessuno ha una purezza totale e burocrati dell’anima lo siamo tutti altrimenti saremmo dei romantici che fanno un solo film nella vita, burocretini ce ne sono tanti ma l’arte vuole la sua “parte” da recitar in commedia, non sempre si può essere artisti, scrivere un libro è molto più semplice (non coinvolgiamo nessuno) di idee poi ce ne sono milioni di milioni…in sostanza la realtà è complicata, quella del cinema ancora di più, sta a noi renderla piacevole nonostante le amarezze che sono tante. Claro? La maggior parte dei ragazzi vanno a vedere film d’azione americani, ormai si sono americanizzati anche nei comportamenti, parlano in inglese, ….poi pretendono di fare cinema quando nessuno va a vederli, perché la loro confezione non è di serie A, né B, ma C1 o C2.