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LA COMMISSIONE PER I FINANZIAMENTI SELETTIVI,E’ POLITICA.

15 Febbraio 2018

Una commissione che dovrà giudicare centinaia di sceneggiature le quali dovrebbero essere lette per valutare l’originalità delle idee, diventa solo uno strumento in mano al Mibact, magari di un Direttore Generale che decide il progetto da far passare e quello non degno e quindi sarà la burocrazia che attivando una specie di lotteria, come diceva in audizione il Direttore Generale Blandini ai non raccomandati, che assegnerà dei finanziamenti grazie ad imperscrutabili logiche sotto tracciate dalla politica più compromissoria.

A questo punto e non è una provocazione, è molto meglio dare finanziamenti “automatici” anche ai film difficili senza nessuna selezione: i primi che riescono ad accedere ai finanziamenti in ordine di protocollo fino ad esaurimento dei fondelli, otterranno 100 tavolta 200.ooo euro a progetto, dipende dal budget, (i primi saranno gli eletti) e gli altri verranno rinviati alle sezione successiva.

Questi sono anni affollati e bisognerà “spingere” online oltre che fisicamente, piuttosto che ritornare alla vecchia pratica di una commissione che non sa neanche cosa sta giudicando, perché nessuno di loro ha letto il progetto e solo (forse) qualche pagina del soggetto, in quanto la mole di lavoro per fare una cosa seria è tanta e i commissari dovevano essere pagati (altrimenti si rischia di essere giudicati dai loro allievi).

Gian Sart

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