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2 – ANTONELLA ROSSO – FIABE POPOLARI TREVIGIANE

11 Giugno 2013

FIABE – Le ho trovate interessanti perché si ripercorre in forma di documento le antiche tradizioni della cultura popolare e contadina trevigiana che sta sparendo per effetto della diffusione della televisione, mentre prima esisteva e resisteva una cultura orale tramandata da tantissime generazioni che si esprimeva soprattutto in quei momenti di condivisione che risultavano essere i filò.

Si tenevano nella stalla e mentre gli uomini riparavano gli attrezzi e le donne filavano e cucivano c’erano anche momenti di gioco a carte e di racconti orali di storie di streghe, di fiabe, novelle comiche, barzellette, scioglilingua.

Però il libro avrebbe dovuto essere rivisto per il pubblico e magari anche eliminare qualche errore marchiano: Baco Imbriagon dovrebbe avere l’accento di Bacò un vino molto diffuso nell’epoca, poi si ha una certa difficoltà di lettura dei termini con la lettera S che non è distinta dalla x di raixe e mancante di doppie per cui certi passaggi del racconto orale trascritto senza modifiche risultano difficoltosi, bisognava fare delle modifiche per renderli più leggibili aggiungendo magari delle note, anche la traduzione in italiano è piuttosto elementare piena di anacoluti e di frasi involute con traduzione troppo alla lettera, ci sono incongruenze, insomma dovevano essere rivisti meglio i racconti per rendere più piacevole la lettura, mentre gli accenti aiutano bene la lettura delle parole. Difatti ho scoperto poi che era una tesi di laurea che doveva essere adattata per la lettura.

Antonella Rosso – Fiabe Popolari Trevigiane Ed. Cierre 2007

Giancarlo Sartoretto

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