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1 – FILM COMMISSION, CINETURISMO, DECENTRAMENTO

24 Giugno 2013

IL CINEMA TERRITORIALE PUNTA SUL CINETURISMO E IL DECENTRAMENTO DELLE RISORSE

Il cinema hollywoodiano parte dal centro del mondo per penetrare in tutti i territori di fruizione del prodotto filmico, quindi  per andare anche verso i multiplex italiani di periferia, in effetti il cinema Usa miete successi soprattutto nelle periferie, vuoi per la sua spettacolarità, vuoi per la maggiore facilità di impatto visivo, vuoi per la ricchezza delle scenografie e delle inquadrature, vuoi per le storie che creano miti ed eroi, il pubblico vede molto di più il cinema americano che quello italiano, i film italiani annoiano dice qualche spettatore filoamericano: c’hanno questo modo di raccontare un po’ intellettualistico che la gente si addormenta facilmente.

Sarà vero? Ma nelle periferie DEL CINEMA NAZIONALE esistono anche  le film Commission REGIONALI  che dovrebbero valorizzare il cinema nostrano, cinema che rimane lontano dalla stragrande maggioranza dei  giovani quasi tutti filoamericani. Le Film Commission finanziano anche  le fiction che vengono trasmesse in Tv .

A mio parere  dovrebbero essere al centro di un disegno strategico di promozione di un cinema territoriale dove il Mibac non finanzia più i singoli progetti (peraltro dando pochi soldi) ma al suo posto dovrebbero prendere forma delle commissioni estese nelle mega regioni.

Una tesi che ho già sviluppato in altri articoli, cioè il Mibac dovrebbe svolgere solo funzioni relative alla richiesta di interesse culturale, al visto censura e a tutto lo sviluppo burocratico di un film mentre per i finanziamenti dovrebbero esserci delle commissioni delocalizzate: Milano, Torino, Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo improntate al principio della concorrenzialità tra loro:  chi lavora meglio attrae più progetti in quel territorio,  cioè se i progetti vengono selezionati in base al principio della meritocrazia e non per protezioni politiche faranno si che alcune commissioni siano considerate migliori di altre e attirino più domande e poi se fossero in sinergia appunto con le Film Commission e i finanziamenti  locali grazie anche al tax credit esterno, che assume una grande importanza per chiudere i cosiddetti “pacchetti”, si creerebbero dei film che quantomeno potrebbero cmq avere un loro pubblico locale e soprattutto la possibilità di far vedere luoghi turistici, il fenomeno del cineturismo, da lanciare, sarebbero film a low budget di carattere indipendente che però sono il frutto di un investimento sul territorio di  risorse private e risorse pubbliche, un mix fruttuoso in grado di svolgere anche una funzione di traino culturale valorizzando luoghi e linguaggi che altrimenti rischierebbero di andare perduti o dimenticati, naturalmente non si vuole adesso costringere a recitare in dialetto stretto.

Da un punto di vista produttivo poi trovando le necessarie coperture a livello locale sarà più facile coprire i costi e tentare, se il film ha un certo successo territoriale, il lancio nazionale e in qualche caso internazionale.

E quindi la possibilità di valorizzare meglio tanti prototipi. Le fiction invece essendo un prodotto televisivo dovrebbero essere pagate dalle Tv perché non esaltano lo spirito indipendente, naturalmente le film commission possono valutare anche se finanziarle, ma ritengo che prioritariamente gli investimenti debbano andare al cinema.

 

by Giancarlo  Sartoretto

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