logo

Blog

1 – IL CINEMA AFFONDA PER CARENZA DI IDEE?

3 Giugno 2013

                       FINANZIA UN FILM VINCI UNA CASA

 

O sono le idee che affondano per carenza di cinema nel senso che manca un cinema capace di esaltarle? e CHE  INTANTO AFFONDA

Girotondo Intanto vediamo se le sale cinematografica hanno  un futuro?

Se lo chiede Pedro Armocida su Il Giornale  che gira la domanda a Verdone: “in tempo di crisi è dura per chi guadagna solo 900 euri pagare un biglietto, al secondo posto ci metto la pirateria che dà al sistema un’altra botta da novanta: in Italia appena affronto l’argomento mettono sotto attacco il mio sito,” ribadisce che risulta essere lui, il più scaricato d’Italia a livello di download illegale.

Il terzo elemento di criticità continua Verdone è di natura psicologica, la crisi economica genera un clima di depressione: “eppoi basta con questi film di vacanze, c’hanno stufato, (bisogna lavorare! ndr) almeno i miei vanno all’estero, ma gli schermi oggi entrano nelle tasche sono sempre più piccoli e tecnologici (IPAD?! di fatti non si vede niente ndr) mentre le sale spesso sono brutte, sporche e cattive”.

Questo risulta leggendo l’articolo. Una risposta certa sul futuro delle sale quindi non c’è, anche se continuo a pensare che quando vedo un film in Tv mi distraggo, perché la musica disturba i dialoghi, mentre il grande schermo mi attrae e mi assorbe, mi suscita più emozioni. Ma il cinema affonda per carenza di idee, ad affondarlo sono gli stessi “cinematografari” quando vogliono continuare a propinare con confezioni di serie A filmetti “digestivi” che non hanno nessuna possibilità all’estero.

Dovrebbero capire che se non li vendi all’estero è meglio che non li fai neanche in Italia, ma siccome da noi la farsa ha sempre avuto una attrazione popolar- contadina dai tempi degli antichi romani, si continua ad insistere sul genere filmico perché si incassa quel minimo per resistere. Le idee ce ne sono, non è che in Italia siamo cretini, ma vengono rubate (in maniera sofisticata, alla faccia dell’industria), quindi più che la carenza è più vero che c’è poca varietà dell’offerta, (non è vero, secondo Barbagallo).

Allora vediamo cosa dice Valerio Cappelli sul Corriere della Sera del 29/12/2012 intervistando Tornatore secondo il quale il cinema italiano è monocorde, si può, dice il grande regista, puntare anche sul cinema d’autore lo dimostra l’ultimo film suo che ha incassato più di tante commedie, ma ti rispondono Tornatore è Tornatore, lui può fare ciò che vuole, va be’, ma dov’è tutta sta offerta diversa, c’è il cinema d’autore, ok, bisogna anche lì distinguere in una specie di gerarchia tra i nomi storici e quelli attuali, lo spettatore medio non premia tanti film diversi da questi autori storici fa eccezione l’ultimo film di Maria Sole Tognazzi, insomma è un casino muoversi e se si facessero i melodrammi realisti, le storie popolari proletarie meno autoriali ma più vicine alla gente che succederebbe? Quelle le vedi in Tv ti dicono, non c’è bisogno di andare al cinema. Sarà vero? O come dice Iacchetti sarah ferguson. (anche se c’è un problema con i neri)

by giancarlo sartoretto ndr (nota di chi redige l’articolo) affonda affonda affonda AFFONDA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Indietro