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5 – LA GRADUATORIA (lungometraggio)

7 Dicembre 2013

Siamo di fronte alla pubblicazione della graduatoria per posti da insegnante.

Bruno si è classificato al 7° posto nell’abilitazione di Psicologia Sociale e Pubbliche Relazioni, ma le cattedre nei prossimi due anni si libereranno con difficoltà essendo la materia poco insegnata.

Nella provincia ci sono in tutto sette cattedre e tutti i sette professori sono giovani e godono di ottima salute. E qui a Bruno viene un’idea diabolica. Intanto prende dati che inserisce al computer sui primi sei concorrenti della graduatoria, investiga sulla loro vita privata, in questo modo viene a sapere di ognuno i problemi presenti, si inserisce nella loro vita al punto da deviarli dall’idea dell’insegnamento e uno di questi in un fortuito incidente ci rimette le penne, poi li fa conoscere e interagire tra di loro in maniera tale che si eliminano a vicenda.

Ormai non ha più ostacoli davanti, però riesce a sapere al Provveditorato che l’ufficio di controllo della graduatoria vorrebbe togliergli 9 punti retrocedendolo al 12° posto. Piuttosto contrariato e incazzato visita l’ufficio, si studia i percorsi dell’impiegata addetta al controllo e l’attende in un pomeriggio mentre questa fa lavoro straordinario, c’è poco personale in giro, in un angolo buio del corridoio le fa lo sgambetto perché quella camminava sempre velocemente come un automa. La donna cadde rovinosamente a terra e finisce in ospedale. Il lavoro viene interrotto per mancanza di un altro impiegato che la sostituisca e sempre in un pomeriggio in cui c’è ricevimento del pubblico entra nella stanza vuota, chiude la porta a chiave dall’interno e con calma individua il suo fascicolo, se lo studia attentamente, mancherebbe un documento, ne prende uno di similare in un’altra pratica e lo piega mettendolo in tasca, riapre silenziosamente la porta della stanza ritorna sui suoi passi, non prima di aver messo tutto in ordine, Falsifica il documento e due giorni dopo lo ripone nel fascicolo personale.

Dopo un mese il decreto della graduatoria passa indenne il controllo senza modifiche di punteggio e Bruno si felicita con se stesso, ormai la graduatoria è diventata un atto definitivo, non ci sono ricorsi e quindi a tutti gli effetti di legge è efficace. Difatti lui è il primo della lista perché gli altri sei anche se nominalmente sono davanti a lui non possono nuocere.

Gli basterebbe che in questi due anni si liberasse un posto, comincia a spiare i sette titolari di cattedra, li pedina, incrocia le loro vite parallele e decide di scegliersi una “vittima” escludendo gli altri sei, anche per il fatto che insegna nella scuola più vicina a casa sua. Costei è una giovane donna che sta vivendo una delusione d’amore, come un perfido Faust le si avvicina, la seduce e poi l’umilia abbandonandola al punto che l’insegnante perdendo completamente la sua autostima si trova in una situazione di prostrazione e depressione che la spinge al suicidio.

Bruno senza alcun rimorso si dimostra contento per essere riuscito nel suo scopo.

Dopo qualche tempo viene chiamato e formalizzato il suo incarico, è al massimo dell’euforia.

La sera stessa torna a casa dopo il primo giorno di scuola come insegnante deciso a festeggiare con sua madre, che vive con lui, il suo incarico. Trova la porta di casa semichiusa e mentre chiama sua madre la ritrova riversa sul letto senza vita, non è una morte naturale, si scopre difatti che è stata assassinata. Un ispettore indaga, Bruno ha paura, viene messo alle strette, alla fine si autoaccusa dell’omicidio.

L’ambiente è grigio e piovoso d’una città di provincia del nord, il tono del racconto dovrà mantenersi tra il faceto, l’assurdo con una vena di profonda solitudine.

Tutti i diritti riservati al sottoscritto che li può cedere temporalmente o definitivamente Chi è interessato scriva a giancarlo.carofilm@gmail.com;

giancarlo sartoretto

SOGGETTO N. 6

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