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LEGGE FRANCESCHINI – TESTO SENATO Sez. IV° – Contributi Selettivi

17 Dicembre 2016

Art. 26 (ex 24) – Ci sono contributi selettivi cioè attribuiti da una commissione di esperti per la scrittura, lo sviluppo, la produzione e la distribuzione nazionale e internazionale prioritariamente alle opere cinematografiche e in particolare alle opere prime e seconde, quelle realizzate da giovani ovvero ai film difficili realizzati con modeste risorse finanziarie, ovvero di particolare qualità artistica o di valore culturale, fuori dalla posizione contabile delle imprese, ovvero anche opere sostenute da più imprese. I 5 esperti non hanno diritto a compensi, solo rimborsi spese (magari gonfiati). Col decreto attuativo possono essere previsti ulteriori contributi selettivi per la scrittura.
Art. 27 (ex 25) – Parliamo di contributi alle attività e alle iniziative di promozione cinematografica e audiovisiva, atti a :
a) favorire lo sviluppo della cultura cinematografica;
b) internazionalizzare il settore;
c) favorire l’immagine dell’Italia attraverso il cinema;
d) finanziare festival;
e) promuovere l’attività di conservazione e restauro;
f) sostenere i film d’essai;
g) diffondere le Associazioni nazionali di cultura cinematografica;
h)favorire ulteriori attività interministeriali di promozione;
i) destinare un 3% del Fondo per il potenziamento delle competenze nel cinema.
Poi ci sono risorse da assegnare all’Istituto Luce, anche per il MIAC, per la Fondazione “La Biennale” di Venezia, Centro Sperimentale, Museo Nazionale del Cinema, Fondazione Prolo e Cineteca di Bologna. Con apposito DM sono ripartite le risorse.
CAPO IV° – INTERVENTI PER IL RILANCIO DEL SETTORE
Art. 28 (ex 26) – Piano Straordinario per il potenziamento del Circuito delle Sale Cinematografiche e Polifunzionali. 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017, 2018, 2019, 20 milioni per il 2020 e 10 milioni per il 2021 per la concessione dei contributi a fondo perduto o in c/ int., sui mutui o locazioni finanziarie, allo scopo di riattivare sale chiuse o dismesse con particolare riguardo alle sale nei comuni sotto i 15.000 ab. e con priorità a quelle dichiarate di interesse culturale, ma anche per la realizzazione di nuove sale o all’aumento del numero di schermi, o anche ristrutturazione e adeguamento tecnologico e arredi. Ci sarà un DPCM entro 120 giorni dall’approvazione della legge e con priorità di quelle sale che (coinvolgendo gli enti locali) garantiscono la fruizione oltre al cinema anche di altri eventi culturali, creativi, multimediali e formativi, che CONTRIBUISCONO ALLA SOSTENIBILITA’ ECONOMICA DELLA STRUTTURA agevolando i comuni di cui sopra. Ci può essere anche una DEROGA agli strumenti urbanistici per l’ampliamento di sale (volumetria aggiuntiva). Competente per approvare il progetto è la Regione e le provincie autonome.
Art. 29 (ex 27) – Piano Straordinario per la Digitalizzazione del patrimonio cinematografico e audiovisivo.
Dotazione annua di 10 milioni per la digitalizzazione di opere audiovisive e cinematografiche, ci sarà un DPCM a specifica.
Gian Sart

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