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2 – LA RISATA ABBONDA…

4 Aprile 2014

Perché AL CINEMA incassano solo le commedie comiche? Perchè la Risata abbonda….

Stiamo parlando del cinema italiano e tutti gli altri tipi di film passano in secondo piano? Non vedo un film drammatico italiano che incassi, né un film horror, è vero che c’è il cinema d’autore che supera il milione di incasso e riesce con Moretti ad arrivare a 5-6 milioni, ma li si arresta. Perché lo spettatore oggi come oggi vuole solo e sempre divertirsi? Qual è la molla che fa scattare questa scelta?

Nietzsche nel suo aforisma dal titolo ORIGINE DEL COMICO afferma che l’uomo era un animale estremamente esposto alla paura e che ogni fatto improvviso e inatteso gli imponeva di esser pronto alla lotta e forse alla morte e quindi la ricerca della sicurezza si basava su tutto ciò che era atteso e tradizionale, però se l’inatteso e l’improvviso sopraggiunge senza pericolo e danno l’uomo passa dalla paura al riso, diventa baldanzoso.

La risata è un modo per esorcizzare l’insicurezza, la paura e l’angoscia, l’uomo baldanzoso però è una merce rara, l’angoscia è molto più presente, proprio per questo si ricerca ossessivamente il comico più che il tragico, il quale invece fa passare da una situazione di baldanza ad una situazione di grande paura. Nel cinema non abbiamo il tragico ma il film horror che fa paura, ma solo i prodotti americani incassano forse perché la paura viene indotta in maniera più sofisticata.

Si potrebbe dire che l’uomo oggi non vive più in condizioni animali, raramente ci può essere una bestia feroce che l’aggredisce mentre sta facendo legna nel bosco, eppure ci portiamo dietro queste tracce ataviche che rimangono presenti nella nostra profondità psichica. Pur vivendo in condizioni più rassicuranti, anzi più noiosamente rassicuranti, è facile ridere per frasi anche sciocche e non è raro nei convegni di gruppo che scoppi la ridarella molto spesso a seguito di battute cretine, eppure talvolta ci vuole poco a urtare la suscettibilità altrui come succede spesso nelle prese in giro da bar , in cui ci si diverte pesantemente sulle disgrazie di amici, parenti e conoscenti.

L’antifona che la comicità ha un limite nel buongusto e nella sensibilità altrui viene quasi sempre smentita nella realtà, anzi al cinema si ride “penosamente” proprio sulla rappresentazione delle stesse disgrazie , ma li si sa è finzione, li le persone sono programmate a ridere anche per cazzate mostruose, perché tira su l’umore della gente in tempi di crisi e depressione.

A me personalmente piace ridere e fare battute stando attento a non fare gaffes (non sempre mi riesce) però andare al cinema per ridere mi sembra una boiata pazzesca, come direbbe il grande Paolo Villaggio anche lui vittima di una battutaccia che ha fatto inorridire l’intera Sardegna: i sardi fanno pochi figli perché preferiscono farsi le pecore. Molto spesso il comico cinematografico mi fa tristezza e i film di natale mi rattristano ancora di più, ma probabilmente sono io che sono strano.

giancarlo sartoretto

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